Il concetto di Great Resignation o di Big Quit si riferisce al grande aumento delle dimissioni volontarie che stiamo registrando negli ultimi mesi in Italia.
Fra le principali cause vi sono: la ricerca di un posto che preservi il benessere personale o il desiderio di poter gestire le giornate di lavoro nel rispetto del work-life balance. A scatenare questo esodo è stata sicuramente in buona parte la pandemia, che ha rivoluzionato il nostro approccio al lavoro, facendoci rivalutare le nostre priorità.
In uno studio condotto da AIDP - Associazione Italiana Direzione del Personale, le dimissioni volontarie interessano il 60% delle aziende e coinvolgono soprattutto i settori digital, la produzione, il marketing e le vendite.
Secondo l’IBM Institute for Business Value (IBV), le fasce di età maggiormente coinvolte vi sono la Generazione Z (33%) e i Millennial (25%), quindi tra i 25 e i 35 anni, principalmente impiegati in aziende del Nord Italia.
Quello che è certo è che i lavoratori italiani hanno condotto in questi ultimi mesi una profonda riflessione su priorità, carriera e obiettivi professionali, riportando al centro l’interesse per il benessere personale.
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