Fare employer branding è diventato sempre più importante, poiché permette alle aziende di attrarre i migliori talenti per raggiungere i propri obiettivi di business.
Oggi, tuttavia, non è sufficiente fare una buona impressione solo verso clienti e stakeholder ma è necessario rivolgersi anche ai dipendenti e ai futuri candidati da assumere.
Ma vediamo meglio di cosa si tratta: il termine employer brand, oggi tra i principali trend del mercato del lavoro, è stato introdotto alla fine del secolo scorso da Simon Barrow, presidente di People in Business.
Oggi questo termine racchiude tutte quelle strategie volte a costruire la reputation di un’azienda, come luogo di lavoro ideale. Infatti, le aziende con una buona reputazione sul mercato del lavoro hanno più possibilità di successo nell'attirare i talenti. In particolare, le aziende oggi puntano molto sull’employer branding per 3 motivi essenzialmente:
rendere attrattiva l’azienda per i futuri collaboratori rispetto alle realtà competitors
garantire coerenza tra la mission dell’azienda e quella percepita dai lavoratori
In definitiva, il coinvolgimento dei dipendenti rappresenta un buon segnale di employer branding: se i dipendenti sono soddisfatti sarà più facile fidelizzarli all'impiego e saranno più propensi a fare "passaparola", una delle forme di pubblicità tra le più efficaci al mondo.
E tu cosa ne pensi? Facci sapere la tua opinione: info@studiomantini.it
Inviaci il tuo curriculum per restare aggiornato
su tutte le nuove offerte di lavoro!