Secondo una ricerca sul lavoro ibrido commissionata da VMware è emersa in primis l’evidente difficoltà nel bilanciare la soddisfazione dei lavoratori con l’innovazione. Infatti, i collaboratori richiedono sempre più flessibilità, mentre i dirigenti sono certi che il livello di innovazione cresca quando le persone lavorano fisicamente insieme.
Questa profonda differenza di vedute emerge chiaramente dalla ricerca, che ha coinvolto aziende di ogni dimensione e settore, oltre che impiegati, dirigenti, addetti HR e IT.
Questo fenomeno si verifica a seguito delle “grandi dimissioni”, che hanno modificato il tradizionale rapporto di forza tra candidati e aziende, permettendo ai lavoratori di ottenere condizioni contrattuali più vantaggiose e più adattabili alle loro esigenze.
Secondo quanto afferma Shankar Iyer, Senior VP e General Manager di
Vmware:
“Le aziende devono continuare a trovare il giusto equilibrio
nell’incentivare l'innovazione senza ridurre la motivazione e la produttività
dei dipendenti”. Infatti: “Investendo in strumenti di collaborazione digitale, automazione e
politiche di team-building, i responsabili aziendali possono promuovere
l'efficienza, garantendo al tempo stesso la flessibilità del lavoro in ufficio
o da remoto”.
E tu cosa ne pensi? Sei favorevole al lavoro ibrido o
ritieni più efficace in termini di produttività collaborare con i colleghi in
presenza? Facci sapere la tua opinione!
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